La casa di Bepi Suà

Bepi Suà o Bepi delle caramelle, all’anagrafe Giuseppe Toselli. Chi, a Burano (e non solo), non conosce il suo nome… La facciata della sua casa viene ammirata ogni giorno da centinaia di turisti: triangoli, rettangoli e altre forme geometriche di mille colori hanno reso la sua dimora unica al mondo. I motivi e le tinte erano in continuo movimento, variavano di giorno in giorno sotto la sapiente mano di Bepi.

Scorbutico ma in fondo simpatico, non deve la sua “fama” solo alla casa tutta colorata. Bepi non era solo un amante della pittura ma era anche un incurabile appassionato di cinema. Per chi ha la fortuna di ricordarselo, nelle torride serate estive appendeva un lenzuolo bianco al muro di fronte casa e proiettava pellicole leggere o comiche. Un vero e proprio cinema all’aperto. Che bei tempi! Molti buranelli portavano la propria sedia per assistere allo spettacolo e Bepi passava tra loro a consegnare le sue caramelle.

Ben presto la sua casa divenne un vero e proprio laboratorio contenente televisori, videoregistratori e videocassette. Ma a renderla nota è stato l’intervento esteriore. Bepi si trovava sempre lì fuori ad accostare i colori l’uno all’altro, a far nascere un triangolo dal lato di un quadrato, ad arrotolare un altro pezzo di nastro isolante all’antenna. La mattina usciva dalla porta e iniziava il suo meticoloso lavoro. Ogni sera la casa aveva un piccolo particolare diverso dal giorno precedente. Ora è qualcosa di inimitabile.

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